Curiosità

question-423604_1280COS'È LA CURIOSITÀ question-423604_1280

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Albert Einsten

"Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso".

"La cosa importante è non smettere mai di domandare. La curiosità ha il suo motivo di esistere. Non si può fare altro che restare stupiti quando si contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità".

"La curiosità è una delle caratteristiche più certe e sicure di un intelletto attivo". Samuel Johnson

 

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LO SAPETE CHE....

Lo scrittore Alessandro Manzoni soffriva di panico e agorafobia; il panico lo costringeva ad uno stato perenne di ansia che spesso sfociava nella depressione. A causa dei suoi stati di ansia e agitazione, spesso era preda di balbuzie incontrollabili. Questo difetto lo portava ad allontanarsi dal pubblico e gli rendeva impossibile tenere una qualsiasi conferenza o intervento.

LO SAPETE CHE....

Nel 2015 sono stati riesumati i resti del corpo di Francesco Petrarca, poeta aretino, sepolto ad Arquà, in provincia di Padova. Pare che i resti del poeta non siano tutti suoi...Forse ci sono parti di una donna, non è dimostrato di chi...Si è detto fossero di Laura, ma in seguito è stato scoperto che appartengano ad un corpo di uomo/donna vissuto/a prima del poeta.

LO SAPETE CHE ....

Nell'Ottocento, l'Oriente cercò di stringere un patto con la Francia. Il pascià d'Egitto regalò una giraffa al re di Francia Carlo X per convincerlo ad allearsi con lui. All'epoca la giraffa era un animale molto esotico, una vera rarità. Il pascià la portò alla nave del re francese, ma la giraffa era così alta che i marinai dovettero bucare il soffitto della stiva perché l'animale potesse raddrizzare il collo. La giraffa sbarcò a Marsiglia nel 1826 e proseguì a piedi, anzi a zoccoli, fino a Parigi. Percorse ventisei chilometri al giorno, indossando, per volere del re, un mantello, le scarpe e il cappello di Napoleone. A Parigi riscosse un successo strepitoso: tutti correvano a vedere Zarafa, la grande giraffa. Essa lanciò persino una moda, con abiti a macchie di giraffa.

Le guidine, Parigi, EDIZIONIel

LO SAPETE CHE ....

A scuola, sotto il regno di Luigi XIV, il sistema delle ricompense e delle punizioni era simbolizzato da un banco della vittoria e un banco della penitenza; quest'ultimo si chiamava banco di Mélanie, perché era sormontato dalla figura di una ragazza brutta, tutta piagnucolosa e pentita, che si afferra i capelli in cima alla testa per tirarseli, tanto rimpiange di non aver studiato.

Claude Dulong, La vita quotidiana delle donne nella Francia di Luigi XIV, BUR Rizzoli

Dargent Raphaël, Marie Antoinette, Les Éditions Éreil et Découvertes, Leemage

LO SAPETE CHE ....

Il 19 settembre del 1783 Joseph e Étienne Montgolfier fecero volare l'Aerostate Révellion",  il primo aerostato ad aria calda, con a bordo i primi aeronauti viventi: una pecora, un'oca ed un gallo, collocati in un cesto appeso alle corde del pallone. Questa dimostrazione ebbe luogo di fronte a un'immensa folla raccolta nel palazzo reale di Versailles, davanti al Re Luigi XVI e la Regina Maria Antonietta. Il volo durò circa 8 minuti, coprì circa 3 km e raggiunse un'altezza di circa 500 metri. Nacque così la mongolfiera! Il 23 giugno 1784, i fratelli Montgolfier battezzano un aerostato "Marie Antoinette", in onore della regina.

LO SAPETE CHE ...

Parigi ospita una grossa popolazione di api che occupano arnie situati in luoghi insoliti come il tetto del teatro dell’Opéra Garnier dove vivono 500 000 api. Vengono allevate lì apposta per produrre un miele millefiori.

 

Le guidine, Parigi, EDIZIONIel

Malbrough s'en va-t-en guerre,
Mironton, mironton, mirontaine,
Malbrough s'en va-t-en guerre,
Ne sais quand reviendra.
Ne sais quand reviendra.
Ne sais quand reviendra.

Dargent Raphaël, Marie Antoinette, Les Éditions Éreil et Découvertes, Leemage

http://giovedimusicali.blogspot.it

LO SAPETE CHE ...

"Marlbrough s'en va-t-en guerre" è una una canzoncina contagiosa che si trasmette  in Francia e in Inghilterra di generazione in generazione ispirando musicisti e poeti.

Ma chi è Marlbrough?

Si tratta di un personaggio storico: John Churchill, primo duca di Marlborough, comandante delle truppe inglesi durante la battaglia di Malplaquet (11 settembre 1709). Questa battaglia, che ebbe luogo durante la guerra di successione spagnola, fu una delle più sanguinose del secolo XVIII: nonostante gli inglesi avessero vinto, le perdite del Duca furono così pesanti che egli non ricevette alcun riconoscimento in patria. In Francia invece si diffuse la diceria che egli fosse morto. Per decenni la canzone rimase nel patrimonio popolare, senza lasciare alcuna traccia di sé, finché negli anni ’80 del Settecento acquisì improvvisamente un’enorme diffusione. Anche la regina Marie Antoinette fu conquistata dalla canzoncina, e si narra che la cantasse di frequente rendendola un pezzo alla moda nella corte di Versailles. La sua popolarità fu tale che diede il nome a sete, cappelli, carrozze e minestre; le parole furono trascritte su ventagli, porcellane e giocattoli.
Dopo la rivoluzione francese la canzoncina perdette progressivamente notorietà, anche se si racconta che Napoleone amasse fischiettarla.

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LO SAPETE CHE ...

Nel 1940 Adolf Hitler volle visitare Parigi. Nel suo tour una delle tappe fu proprio la Tour Eiffel. I francesi allora decisero di disattivare gli ascensori in modo da costringere il führer a salire i 1665 gradini a piedi. Il governo giustificò il malfunzionamento dicendo che durante la guerra era impossibile trovare il pezzo di ricambio. Hitler rimase dunque ai piedi della Tour Eiffel. Poche ore dopo la partenza dei Nazisti, gli ascensori funzionarono di nuovo.

LO SAPETE CHE ...

Nel 1944, il generale Von Choltitz, governatore di Parigi durante gli ultimi giorni dell'occupazione nazista della città, divenne famoso per aver disobbedito a Hitler. Il dittatore tedesco gli aveva infatti intimato di distruggere la città prima che tornasse nelle mani degli alleati. Von Choltitz, innamorato di Parigi, disobbedì per la prima volta al suo capo e, per preservare Parigi, venne anche a patti con le locali forze partigiane di liberazione. Morto di una vecchia ferita di guerra venne sepolto nel cimitero della città alla presenza delle più alte autorità francesi che gli riconobbero i meriti di "salvatore della città di Parigi".

LO SAPETE CHE ...

Parigi è piena di mascarons (mascheroni), teste o volti scolpiti su edifici e ponti per tenere lontani gli spiriti maligni. Sul Pont Notre-Dame vi è un rilievo di Zeus, il dio di tutti gli dei.

Giralangolo, Parigi, tutto quello che hai sempre voluto sapere, Lonely planet

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LO SAPETE CHE ...

È tradizione per i visitatori del cimitero di Père Lachaise (20e arrondissement) baciare la tomba del brillante scrittore irlandese Oscar Wilde, morto a Parigi nel 1900. Il suo motto era "Sii te stesso. Tutti gli altri sono già occupati".

 

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LO SAPETE CHE ...

In Francia la "galette des rois", torta dei re, viene preparata ogni anno per l'Epifania, il 6 gennaio. C'è sempre una "fava" nascosta all'interno: in genere una piccola figurina di ceramica. Chi la trova nella propria fetta viene incoronato con la corona di carta dorata che accompagna la torta e diventa  il re o la regina della festa.

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LO SAPETE CHE ...

A Parigi per sapere se la Senna sta per esondare si guardano i piedi dello Zuavo, la statua che decora il Pont de l'Alma. Quando il livello dell'acqua raggiunge i piedi del soldato, i marciapiedi lungo le sponde del fiume vengono chiusi. Nel 1910 le acque arrivarono a lambirgli le spalle!

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LO SAPETE CHE ...

Da sempre la Tour Eiffel ha ispirato le imprese più bizzarre? Per citarne solo alcune:

  • Nel1912, Franz Reichelt, un sarto austriaco, tentò di volare lanciandosi dal primo piano della Tour Eiffel a 60 metri da terra. La sua impresa  venne filmata dai giornalisti. Alle 8:30 del mattino Reichelt salì su uno sgabello di fronte alla ringhiera e, dopo qualche esitazione, si lanciò con un paracadute di sua invenzione. Che però non si aprì.
  • Nel 1923 un giornalista scese in bicicletta dal primo piano.
  • Nel 1948 un elefante del circo Bouglione salì i gradini fino al primo piano della torre.
  • Nel 1954 fu scalata da un alpinista.
  • Nel 1984,Robert Moriarty, un aviatore americano, volò su un piccolo aeroplano tra glia rchi della torre. Quando gli chiesero perché l'avesse fatto egli rispose: "Solo per divertimento".
  • Nel 1984, due paracadutisti inglesi si lanciarono nel vuoto dalla cima.
  • Nel 1987 Alan John Hackett fece bungee jumping dalla torre lanciandosi da 110 metri. La polizia parigina lo arrestò non appena toccò il suolo per poi rilasciarlo poco dopo.
  • Nel 1998 un ciclista salì in bicicletta fino al secondo piano
  • Nel maggio del 2010 il francese Taig Khris, tre volte campione mondiale di rollerblade acrobatico, ha battuto il record di salto con un volo di 12,5 metri da una piattaforma sistemata al primo piano della torre, ai piedi della quale era stata posizionata una rampa gigante.

LO SAPETE CHE...

C'ERA UN ELEFANTE A STUPINIGI

Fritz era un elefante indiano, regalo del viceré d'Egitto al re Carlo Felice. Era arrivato nella Palazzina di caccia di a Stupinigi (vicino a Torino) a piedi, transitando per nave da Alessandria d'Egitto al porto di Genova. Viveva nelll'ex scuderia della palazzina in uno spazio interamente recintato, la Ménagerie.Fritz divenne l'attrazione del luogo.

Sapete che cosa mangiava ogni giorno?:  "50 pani al giorno di 3 libre genovesi cadauno... 24 cavoli lombardi... o invece 4 libbre di butiro (burro) con 16 di riso cotto, zuccaro nell'acqua di libre 5, vino, tabacco da fumare, e fumo di persona fumante". Per mantenerlo in forma si consigliavano "4 libbre di burro per ungerlo interamente ogni mese" dopo averlo ben lavato. Nel 1852 dopo aver ucciso il proprio guardiano, fu soppresso. Oggi l'animale è custodito presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Nel giardino della Palazzina c'è una sua copia a grandezza naturale.

LO SAPETE CHE ...

Le "Point Zéro des routes de France", chiamato anche Kilomètre Zéro, è il centro ufficiale della citta di Parigi. È situato proprio davanti all'entrata principale della cattedrale di Notre Dame.

LO SAPETE CHE ...

Ogni inverno viene creata una pista di pattinaggio su ghiaccio fra le travi d'acciaio della prima piattaforma della Tour Eiffel. La pista è grande all'incirca come un campo da tennis e può ospitare fino a 80 pattinatori. La sera sul ghiaccio vengono proiettate luci e forme colorate.

LO SAPETE CHE ...

Maria Antonietta amava i macarons, meringhe spumose e variopinte ripiene di crema sopraffina. Non è un caso che Ladurée, la celebre pasticceria parigina specializzata in macaron, abbia deciso di dedicare la sua ultima creazione proprio alla capricciosa e sfortunata regina di Francia. Il macaron "Marie-Antoinette" sarà color celeste chiaro, con ripieno bianco, e avrà il gusto della bevanda, già collaudata da Ladurée, che porta il suo nome, e che sarà servita per l'occasione in accompagnamento ai dolci: un mix di tè neri cinesi e indiani aromatizzato con petali di rosa, agrumi e miele e definito sul sito della maison, "una passeggiata bucolica al Petit Trianon".

LO SAPETE CHE ...

Nel 1919 l'aviatore Charles Godefroy divenne famoso per essere passato attraverso l'Arco di Trionfo. Questa storia curiosa ha inizio con la festa delle forze armate francesi sugli Champs-Élysées del 14 Luglio 1919, organizzata per festeggiare la fine della prima Guerra Mondiale. In occasione della parata il comando militare ordinò agli aviatori di sfilare in corteo insieme alla fanteria, un vero e proprio affronto per questi soldati abituati a compiere prodezze in aria. Ma se da un lato questa decisione dovette comunque essere rispettata essa acuì ancor di più la loro fantasia e il loro desiderio di rivalsa. Fu così che un gruppo di aviatori  decise di organizzare una prodezza: attraversare l’Arco di Trionfo con un biplano. Il prescelto fu Jean Navarre un vero asso tra i piloti da caccia, ma purtroppo a causa della sua prematura scomparsa, fu Charles Godefroy a compiere l’eroica missione. Si racconta che il veivolo passò talmente vicino ad un tram che alcuni passeggeri per lo spavento si lanciarono fuori. Il video e le foto dell’evento rimasero per lungo tempo secretate dalla Polizia di Stato per paura che vi fossero degli imitatori come d’altronde avvene successivamente nel 1981 e nel 1991, ma la notizia si diffuse presto su tutti i giornali.

 

 

"Sans hésitation aucune, à 140 à l'heure, je passe..."  -Charles Godefroy-

LO SAPETE CHE ...

La torta nuziale francese è una torre di bignè alla crema!

In Francia è d’uso lo Charivari: parenti e amici degli sposi si radunano davanti alla casa con piatti, padelle e posate e iniziano a far rumore, cantando e urlando; a tutto questo gli sposi devono rispondere con savoir-faire, uscendo a conversare con gli amici e, in certi casi, offrendo anche qualche snack, pena il continuare degli schiamazzi per tutta la notte.

"Ti amo" in francese si dice "Je t'aime".

 

 «nian'-ni-né-sné-i-kou-nou» in India, «èk-èt -you- lif» in Sudafrica, «te iubesc» in Romania,  «te dua» in Albania, «Kimi o ai shiteru» in Giappone ecc...

 

 

LO SAPETE CHE ...

A Parigi, in un giardinetto del quartiere di Montmartre c'è il Le mur des Je T'Aime, il Muro dei “Ti Amo”, un’originale opera artistica di 10 metri per 4 progettata dall’artista Frédéric Baron con la collaborazione di Claire Kito. Le 612 piastrelle di colore blu raccolgono 311 “Ti Amo” in lingue e dialetti di tutto il mondo, fra cui tutte le lingue dei 192 stati membri dell'ONU.

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Se a Parigi si breve gratis bisogna ringraziare Sir Richard Wallace, un ricco collezionista d'arte inglese, che finanziò le 100 fontane di acqua potabile dislocate in diversi punti della città. Durante l'assedio di Parigi del 1870-71 ad opera dei Prussiani gli acquedotti della città furono distrutti, l'acqua potabile scarseggiava e il suo prezzo salì alle stelle. Sir Richard Wallace decise di intervenire e di aiutare la capitale francese con un regalo utile,  vitale e, allo stesso tempo, decorativo. Le fontane dovevano sostituire gli acquedotti fino a quando quest’ultimi non fossero tornati operativi. Le fontane Wallace sono riconoscibilissime per alcuni loro tratti specifici: il caratteristico colore verde scuro e il piedistallo a croce greca da cui si alzano 4 pilastri che delimitano 4 panelli, decorati al centro da un serpente d’acqua attorcigliato a un tridente. La parte superiore è caratterizzata da 4 cariatidi che sorreggono ognuna un capitello su cui poggia una cupola circolare sormontata da delfini. Le statue simboleggiano la Carità, la Semplicità, la Bontà e la Temperanza. All'origine l’acqua scendeva dall’alto della cupola in un bacino sottostante e, per essere bevuta, era raccolta in tazze di latta, fissate con catenelle alla cupola. Nel 1952 i "gobelets" furono eliminati per motivi igienici. Le fontane Wallace furono progettate in quattro stili diversi: Grand modèle, Modèle à colonnettes, Modèle en applique, Borne-fontaine.

LO SAPETE CHE....

 

La scena rappresentata nel famoso quadro è puramente idealistica: in realta' Napoleone passo' le Alpi con il bel tempo e in groppa ad un mulo. Fu il pittore David, su consiglio dello stesso Napoleone a “ritoccare “ la scena e ad aggiungere sulla roccia I nomi di altri due personaggi storici che avevano anch'essi varcato le Alpi....indovinate chi???

LO SAPETE CHE...

Dall'inizio del Consolato alla caduta del suo Impero furono realizzati circa 160-170 cappelli per Napoleone, 20 di questi sono stati autenticati e conservati in collezioni pubbliche e private.

Furono tutti creati dal famoso Poupard, fornitore ufficiale; Napoleone era solito portare con sè un set di 12 cappelli ma in esilio a S.Elena ne porto' solo quattro e solo uno fu posato nella sua bara.

LO SAPETE CHE ...

La Statua della Libertà (93 m) che domina l'ingresso del porto di New York, fu progettata e realizzata a Parigi. Fu Alexandre Eiffel, progettista della Tour Eiffel, che costruì lo scheletro interno della Statua, poi fu ricoperta col rame lavorato a sbalzo da Frédéric Batholdi e spedita negli Usa divisa in 350 pezzi. A Parigi vi sono 3 statue della Libertà: 2 sono modelli ( in bronzo nel Jardin du Luxembourg, in gesso nel Musée des Arts et Métiers) usati dallo scultore Bartholdi per progettare l'originale donato agli USA, 1 è un omaggio fatto dagli USA alla Francia in segno di ringraziamento (10 m, accanto al Pont de Grenelle, a sud della Tour Eiffel).

In alcune zone di Parigi dove è consentita la balneazione sono vietati i boxer. Che piaccia o no, gli uomini devono indossare i classici costumi aderenti da piscina.

LO SAPETE CHE ...

Ogni estate, dal 20 luglio al 20 agosto, a Parigi migliaia di tonnellate di sabbia vengono trasportate via fiume su chiatte e riversate sulle sponde della Senna per creare le plages, ossia le spiagge. Oltre a prendere il sole, si può nuotare in una piscina galleggiante sul fiume, andare in kayak o giocare a pallavolo. Le spiagge artificiali furono realizzate nel 2002 per offrire uno svago alle famiglie che non potevao adare in vacanza lontano dalla calura estiva di Parigi.

 

LO SAPETE CHE ...

Anche nel 2017 Parigi ha eletto la sua miglior baguette nel  corso del Grand Prix de la meilleure baguette artisanale: su 180 candidati, una giuria, composta dal capo chef dell’Eliseo, dai residenti parigini e da esperti del settore, ha eletto il fortunato vincitore. In premio 4mila euro, ma la vera ricompensa è la possibilità di diventare il fornitore ufficiale di baguette del palazzo presidenziale. L’edizione di quest’anno è stata vinta da Sami Bouattour. Secondo il decreto del 13 settembre 1993, il Pane di tradizione francese (baguette tradition) è composto essenzialmente da 4 ingredienti: farina, acqua, lievito e sale.

Ma come viene giudicata nell’importantissimo Grand Prix della baguette parigina?  I criteri di valutazione sono il gusto, la cottura (fondamentale), la mollica, l’odore e naturalmente, come per tutti i concorsi di bellezza che si rispettino, l’aspetto! La baguette presentata deve pesare non più di 340 grammi e deve essere lunga 50-70 cm.

LO SAPETE CHE ...

Il farmacista parigino Henri Canonne creò le pastiglie Valda nel 1904. Riuscì a commercializzarle fino in Cina, nel 1932.

LO SAPETE CHE ...

La notte stessa del giorno in cui Napoleone morì a Sant'Elena, il 5 maggio 1821, una cometa attraversò il cielo di Ajaccio, la sua città natale.

LO SAPETE CHE ...

A Parigi la casa più stretta misura 1,20 metri di larghezza e 5 metri d'altezza. Si trova in via Château d'eau, nel X arrondissement.

LO SAPETE CHE ...

Nel 1869 Napoleone III lanciò un concorso dal tema:"Con che cosa sostituire ilburro nell'allimentazione dell'esercito?". Hyppolyte Mège-Mouriès inventò allora la margarina. La chiamò così per il suo colore perlato: perla, infatti, si dice "margaron" in greco.

LO SAPETE CHE ...

Sul campanile del tempio del Sacro Cuore di Montmartre a Parigi è posta la più grande la campana di tutta la Francia. La "Savoyarda", così chiamata perchè realizzata grazie alle offerte dei cattolici della Savoia, pesa poco meno di 19'000 Kg, ma la sua particolarità non è il peso, bensì la capacità di emettere un suono della durata di quasi 9 minuti che può essere udito fino a 40 Km di distanza. 

LO SAPETE CHE ...

È stata una ballerina del Casinò di Parigi, Mlle Micheline Bernardini, a portare il primo costume da bagno a due pezzi nel giugno 1946 durante una sfilata. Modello creato da Louis Réard e chiamato "bikini", dal nome dell'atollo delle Isole Marshall in cui l'America testò la bomba atomica.

LO SAPETE CHE ...

Il primo ascensore fu costruito alla reggia di Versailles nel 1743. Una specie di sedia volante che permetteva al re Luigi XV di salire agli appartamenti della sua favorita Mme de Châteauroux.

LE CLAVIER FRANCAIS

In Francia e in Belgio, le tastiere cominciano con AZERTY e non per QWERTY. 

Il 30 gennaio 1944 Liliana Segre venne deportata con il padre in Germania, proprio partendo dal binario 21.

Oggi il binario 21 è diventato il MEMORIALE DELLA SHOA (inaugurato nel 2013)

LO SAPETE ...

che cos'è il binario 21?

Nella stazione di Milano Centrale, ai tempi della seconda guerra mondiale, il binario 21, adibito in precedenza a vagoni merci per lo spostamento di animali e posta, divenne in gran segreto il luogo di raduno e di smistamento dei deportati ebrei. Caricati sui treni di quel binario essi venivano poi trasportati direttamente nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau, Bergen-Belsen, Ravensbrück, Flossenbürg, Fossoli e Bolzano.

PERFORMANCE TRA I GHIACCIAI

 Nel 2016 Ludovico Einaudi, musicista e compositore di fama mondiale, ha  eseguito al pianoforte il suo inedito “Elegy for the Arctic” su una piattaforma galleggiante alla deriva nel Mar Glaciale Artico. La performance dell’artista italiano si è svolta di fronte al ghiacciaio Wahlenbergbreen, alle Isole Svalbard (Norvegia), in sostegno della campagna di Greenpeace a difesa dell’Artico.

Tra il 1690 e il 1696 divenne il vero terrore dei mari, temutissimo dagli inglesi, olandesi e spagnoli. Nel 1694 venne fatto nobile. Bart morì a Dunkerque il 27 aprile 1702, a cinquantadue anni.

LO SAPETE CHE ...

Al tempo di Luigi XIV si distinse un personaggio leggendario: il corsaro Jean Bart, uno dei più grandi marinai francesi di tutti i tempi. Da semplice pescatore si elevò fino a diventare capo di una squadra navale. Bart era un uomo intelligente e affascinante: alto, biondo, bello, con gli occhi blu. Con navi di media forza, catturò grosse fregate spagnole e olandesi e distrusse 670 battelli da pesca olandesi. Conquistò così una certa notorietà e Colbert, ministro del re, venne a conoscenza del suo nome. Bart non sapeva leggere né scrivere e firmava con una croce, ma divenne tenente di vascello nella marina reale. Da quel momento la sua vita ardimentosa fu un trionfo: continuò a catturare fregate e vascelli.

È rimasto uno dei più fantastici corsari nella storia della marina.Bart fu così popolare e mato che Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI dal 1702 al 1785 fecero versare 300.000 lire di pensione alla sua vedova, ai figli e ai nipoti.

 

LO SAPETE CHE ...

Un uomo è rimasto per lunghi anni alla Bastiglia e vi è morto mascherato. Aveva sempre al fianco du moschettieri che l'avrebbero ucciso all'istante se si fosse tolto la maschera. Era un prigioniero sconosciuto, di altezza superiore all'ordinario, giovane e dalla figura la più bella e più nobile. Ha sempre mangiato e dormito mascherato. Per il resto lo trattarono benissimo, ben alloggiato e gli ahnno dato tutto quello che desiderava. Faceva la comunione con la maschera. Era assai devoto e leggeva continuamente. Non si è mai potuto sapere chi fosse. Se ne parlava, si mormorava, si facevano delle ipotesi ma la curiosità divampò nei giorni della morte di questo personaggio misterioso: nel novembre del 1703. A corte, nella società e in tutta Parigi destògrande impressione il racconto, che filtrava dalle  ura della Bastiglia, del modo in cui furono accuratamente eliminati tutti gli oggetti dell'uomo mascherato. Si bruciarono tutte le suppellettili: i vestiti. i materassi, i cuscini, la biancheria del letto. Si diede alle fiamme il mobilio della cella: le sedie, il tavolo, persino l'intelaiatura della finestra. Vennero fusi i vasellami che gli servivano per mangiare. I muri della cella furono imbiancati, il pavimento venne sollevato e rimpiazzato con un altro . Insomma si cancellò ogni traccia del passaggio del misterioso ergastolano. Tali precauzioni fecero sorgere profondi sospetti. Da quel momento, per tre secoli, ci si interrogò sulla Maschera di Ferro, e così quell'uomo misteriosoentrò nella leggenda.

Ma chi era l'umo dalla Maschera di Ferro?

Non c'è nulla di certo. Molti storici identificarono la Maschera con un fratello gemello del re, figlio di Anna d'Austria e di Mazzarino; per altri autori sarebbe un figlio illegittimo di Luigi XIV e di Louise de la Vallière. Qualcuno ha sostenuto con qualche fondamento che sia il sovrintendente delle Finanze Fouquet. Luigi XIV odiava Fouquet e aveva tutto l'interesse a che il suo finanziere non rivelasse i segreti del tesoro di Stato. La maschera sarebbe servita a punirlo, creandogli un'esistenza insopportabile, e contemporaneamente a impedirgli di parlare. Altri scrittori pensano sia un monaco domenicano, un ciarlatano che estorceva grosse somme alle dame dell'aristocrazia fingendo di aver trovato la pietra filosofale. Altri ancora credono sia Dubreuil, ufficiale e spia, noto come Samson.

Ma la pista buona forse è un'altra. La Maschera potrebbe essere il conte italiano Ercole Antonio Mattioli, un avventuriero-diplomatico che aveva ingannato e beffato Louvois e catturato in aperta violazione del diritto internazionale.  Anche il servitore Eustache Dauger è tra i prigionieri e le possibili identità della Maschera. Il rebus è ancora da risolvere! Certo è che il detenuto soffrì un terribile calvario dal 1669 al 1703: trentaquattro anni.