CORSO DI FORMAZIONE: L’INTELLIGENZA EMOTIVA

Nei giorni 9 e 16 settembre i docenti della Scuola Secondaria di I° hanno partecipato al corso di formazione "L'intelligenza emotiva" tenuto dalla psicologa e psicoteraperuta dott.ssa Paola Cellerai.

Il primo incontro è stato preceduto da una salutare e piacevole camminata intrapresa da un bel gruppo di docenti insieme alla Dirigente Laura Franco che, partento dal plesso della scuola media, ha raggiunto la Scuola Primaria di Gorzano camminando lungo strade e sentieri di campagna del nostro territorio sandamianese che costeggiano campi coltivati, vigne e noccioleti e prati.

La psicologa ha guidato i corsisti alla scoperta delle proprie emozioni, primarie e secondarie che costituiscono la nostra mente emozionale, per poi imparare ad attivare l' autocontrollo e la gestione di essere. Molto importante è il cosiddetto "Vocabolario delle emozioni" perchè sarebbero ben 3000 i termini che le definiscono con precisone: con la Ruota delle Emozioni è stato possibile conoscere meglio le loro sfaccettature e il lessico specifico in modo da riuscire ad esprimere meglio cio' che si prova.

Questo corso sarà certamente utile per guidare gli alunni alla scoperta e alla consapevolezza della propria sfera emozionale (troppo spesso ridotta a delle emoji inviate sui social) al fine di favorire in loro una crescita interiore forte ed equilibrata.

I docenti ringraziano la dottoressa Cellerai per l'interessante corso.

“We learn English…et on parle Français !”

Si è appena conclusa la “Scuola d’Estate”: dal 30 agosto al 9 settembre 17 allievi delle attuali classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado hanno partecipato al percorso “We learn English...et on parle Français!” Ogni giorno dalle 9.00 alle 12.00 sono state affrontate attività nelle due lingue straniere. La giornata è sempre iniziata con un gioco in lingua, a seguire un’attività di tipo laboratoriale e, per concludere, un’ulteriore attività ludica in lingua straniera. Per quanto riguarda i laboratori di inglese, gli alunni si sono cimentati con ricette, canzoni, barzellette e attività di scrittura creativa. Durante le giornate dedicate al francese, gli allievi hanno affrontato attività relative a diversi ambiti lessicali: le vacanze, la casa, un tipico piatto francese: le crepes, i gerghi utilizzati dai giovani in Francia.

Le ultime due giornate sono state dedicate ad attività pratiche: i ragazzi hanno realizzato dei biglietti di benvenuto per i compagni che sarebbero di lì a poco rientrati dalle vacanze e hanno creato dei segnalibri di diverse forme.

Gli alunni hanno mostrato interesse, partecipazione e hanno sempre risposto con entusiasmo alle attività proposte. Noi ci siamo divertite! Speriamo che lo stesso valga per i nostri allievi!

Le insegnanti: Giulia Fiorentino e Elisabetta Massano

#PERCHE’LEGGO…

#PERCHE'LEGGO...


Al termine di #ioleggoperchè, iniziativa che ha avuto un grande successo a San Damiano, mi sento di esprimere qualche riflessione personale sulla lettura.
Perché leggo?
A chi mi ponesse questa domanda, risponderei all’istante: “Perché mi rende felice”.
Il libro è un oggetto che mi piace, mi dà un senso di benessere al solo tatto, alla vista, all’olfatto, insomma scuote un po’ tutti i miei sensi. Una caratteristica del mio modo di leggere è che se inizio un libro non riesco proprio a passare ad un altro: anche se non mi entusiasma, devo assolutamente portarlo a termine, un mio limite, certamente. E’ come bloccare un’emozione, bella o brutta che sia…non mi piace interrompere.
Ricordo perfettamente quella che provai a otto anni quando lessi il mio primo libro intero, era “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl: mi ritrovavo a leggere nel mio giardino tra due alberi di albicocche, dove mio padre, in seguito a parecchie insistenze, aveva costruito un’altalena che mi dondolava e che è ha oggi una grande importanza nei ricordi, sia a livello emotivo che “letterario”. Ancora oggi, in certi momenti, mi rifugio tra quegli albicocchi.
La letteratura per me è natura, è ciò che più di ogni altra cosa mi avvicina agli altri e quindi al creato, cioè mi fa sentire parte di un mondo in cui non sempre mi sento a mio agio. Attraverso l’immersione nei mondi altrui, con la letteratura quindi, sono in pace , con me stessa e il resto dell’umanità. Come ho sentito dire da Massimo Recalcati, mi sento spesso “letta” dal libro; l’esperienza più magica che si possa provare leggendo è quella di sentirsi compresi fino in fondo: ecco, quando mi capita questo, provo immenso piacere e soddisfazione, un senso di felicità piena.
Ho avuto un insegnante in seconda media che mi ha trasmesso questa passione, inizialmente un semino, rimasto sopito per qualche anno, ma che è germogliato e cresce ogni giorno. Lui non obbligava a leggere un libro in particolare, presentava tanti libri sulla cattedra e ognuno dei suoi alunni sceglieva: era un modo per farci incuriosire, farci avvicinare pian piano a quel mondo di storie, esperienze, vita.
Mi dà gioia trasmettere questa passione agli altri, soprattutto ai miei studenti: ecco perché insisto molto per farli leggere. Ma come fare?
Dice Daniel Pennac: “Non esiste un vero trucco per spingere i giovani ad amare la lettura. Per trasmettere il gusto della lettura è necessario che voi stessi amiate la lettura e che questo piacere traspaia dall’espressione del vostro volto. Ci dev’essere nella vostra fisiologia di lettore o di lettrice una specie di felicità. Sì, è possibile insegnare ad amare la lettura a scuola. Ma dipende da come intendiamo insegnare. Se consideriamo la letteratura, come in medicina legale, un cadavere da sezionare, non arriviamo a nessun risultato. Se invece un professore, pur facendo questa necessaria analisi letteraria, dedica soltanto due ore alla settimana alla lettura ad alta voce di libri che gli sono piaciuti o alla descrizione di romanzi che lo hanno fatto volare fino alla luna, vedrà che il sistema darà i suoi frutti! Ma durante queste due ore non dovrà chiedere nulla in cambio ai suoi alunni”.

Vent’anni di Harry Potter. Roba da bambini? Io non direi!

Ebbene sì. Non si direbbe eh? Con quel faccino pulito pulito da bimbo che vedete qui a fianco. Eppure è proprio così. Harry Potter ha ormai 20 anni. Anzi quasi 21 a dirla tutta perché "La Pietra Filosofale", il primo libro di una delle saghe più popolari della letteratura contemporanea, ormai riconosciuta come successo planetario, giunse in libreria per la prima volta nel 1997, il 26 giugno per la precisione. 

Forse qualcuno alle parole "letteratura contemporanea " storcerà il naso ma, quali che siano i nostri gusti in fatto di letture, credo sia innegabile che un successo di tale portata debba farci riflettere. Perché, diciamocelo pure, il mondo magico creato dalla scrittrice inglese J. K. Rowling - ad oggi la donna più ricca d'Inghilterra.... più ancora della Regina Elisabetta!!!! - viene ancora troppo spesso snobbato e ridotto a "roba da bambini".

450 milioni di copie vendute. Traduzioni in 77 lingue (perfino in latino e greco antico!). Oltre 7.7 milioni di dollari incassati. Questi sono i numeri di cui stiamo parlando. Insomma ragazzi, mica bruscolini!!!

"Roba da bambini????"

Bene, dopo questo inizio pseudo-scientifico, con indicazione di date e dati vari, getterò la maschera: io sono una fan SFE-GA-TA-TA della saga in questione. Dei LIBRI naturalmente, non delle riduzioni cinematografiche (leggi film) che seppur apprezzabili almeno in alcuni casi, non possono assolutamente rendere la ricchezza e la profondità dei libri. E non ci sto a sentirla definire "roba da bambini".

I temi

La saga comincia forse, è vero, in maniera apparentemente un po' "leggera". Ma man mano che ci si addentra nella storia, più si avanza leggendo i capitoli successivi, più le cose si complicano e si approfondiscono. La Rowling disegna un mondo perfettamente e 'impressionantemente' funzionante e completo, ricchissimo di dettagli e in quasi totale assenza di contraddizioni, ma non è questo quello che mi interessa rimarcare ora. I temi, ragazzi. I temi che tratta e che vengono fuori fin da subito sono importantissimi e pesanti come macigni.

LA MORTE. Compare fin dalle prime pagine (Harry perde i genitori quando è poco più che un neonato; la pietra filosofale può donare la vita eterna e i malvagi smaniano per impossessarsene) e ci accompagna fino all'ultimo libro nel quale compare già nel titolo I doni della morte, e dove vi si mostra fino a che punto può portare il desiderio di vincerla, di sconfiggerla.

L'INTOLLERANZA E LA DISCRIMINAZIONE. Il disprezzo di certi maghi verso i babbani, i non maghi........ noi insomma!! E verso i nati babbani, maghi nati da genitori babbani, insultati in nome di una presunta superiorità dei purosangue, che possono invece vantare un pedigree appunto puro, da generazioni e generazioni.

Per non parlare della schiavitù degli elfi domestici.

L'AMORE. Uno dei protagonisti assoluti, sotto varie forme, da quello classico che si scopre anche in personaggi "insospettabili" e che instrada in qualche modo l'intera vicenda fin dal principio (anche se noi lettori lo scopriamo solo parecchio tempo dopo); a quello di una madre per suo figlio, la cui potenza è tale da essere descritto come magia vera e propria, anzi per l'esattezza "magia antica".

Forse mi sono lasciata prendere la mano...... i temi di cui ho scritto poco sopra (e tanti altri ancora) sono la ragione per la quale consiglio A TUTTI la lettura di questa saga. A tutti ma soprattutto a voi, ragazzi. A voi che ancora non la conoscete. E sappiate che vi invidio moltissimo perché mi piacerebbe poterla leggere ancora una volta, per la prima volta. 🙂

Sperando di aver risvegliato almeno un pochino della vostra curiosità, vi lascio con una foto della sottoscritta lo scorso anno in visita ai Warner Bros Studios di Londra - The Making of Harry Potter, dove ho potuto visitare i set cinematografici del maghetto più amato di tutti i tempi e dove, vi assicuro, gli adulti erano più numerosi dei piccoli. Roba da bambini? Io non direi 😉

Prof.sa Alessia Sposato

 

"Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero. Sono le nostre SCELTE."

- Albus Silente, da "Harry Potter e la camera dei segreti"